lunedì 10 gennaio 2011

dalla a alla z - arabian nights

Aleppo: crocevia lungo la via della seta, aleppo ha sempre attratto visitatori da ogni dove. e anche adesso non manca di attrarre turisti, molto italiani, che desiderano emulare cleopatra lavandosi con il famoso sapone.

Bashar al Asad: è il nome del presidente siriano. il suo volto capeggia ovunque, dagli edifici pubblici ai negozi. sembra una specie di dio, severo e funky.
a volte è ritratto come un imperturbabile capo militare, altre come una rock star, con il volto che si perde in uno sfondo stellato. ma la versione migliore sono le vetrofanie a silhouette nera che si vedono sui finestrini dei taxi

Cedro: è il simbolo del libano sin dall'antichità. ora esiste una localita, chiamata the cedars, dove si scia, oltre che a un'area protetta dove sopravvivono i pochi cedri secolari rimasti.

Denaro: ovvero lira e pound. rispettivamente libanese e siriano. mentre il costo della vita in siria consente di viaggiare con un certo agio, il discorso per quanto riguarda la zona costiera del libano è parecchi diverso, visto che è una zona molto cara.

Elefanti ahime' sempre assenti

Fattoush: l'insalata migliore al mondo senza dubbio. lattughino, una spruzzata di prezzemolo, tanti pomodori, un pizzico di cipolla, cetrioli e olive nere. e per completare pane fritto a guarnire questo piccolo capolavoro. lonely planet parla anche di una variante siriana, mai vista, con melanzane e chicchi di melograno. se la incontrate fatemelo sapere.

Golan: è la zona della siria occupata da israele dopo la guerra dei sei giorni. questo ovviamente ha portato un po' di malumore verso il piccolo ma ingombrante vicino, e difatti l'ingresso nel paese (e lo stesso vale per il libano) è permesso solo se sul passaporto non ci sono tracce di passaggi in israele.

Hashish: si narra di piantagioni di canapa nelle valli della Bekaa, ma non è stato avvistato nulla.
nhonostante gli stupidi giochi di parole tra shisha e fattoush.

Internet: assente, almeno in pubblico.

Lingua: decisamente arabo. in libano però parlano anche francese.

Melograno: insieme alla lenticchia è per eccellenza cibo propiziatorio. e le enormi spremute che si trovano nei souk siriani, se non portano soldi, sicuramente mettono di buon umore

Narghilé: o meglio shisha. la pipa ad acqua profumata e fresca che si può fumare per ore illudendosi che non faccia male (e invece fa molto male!). perfetto digestivo dopo una cena troppo speziata, o merenda in un pomeriggio di pioggia

Ora: dato che non mi veniva in mente nulla con la O ho consultato lonely planet, che mi ha ricordato il fuso orario di un'ora in avanti rispetto all'italia.

Pioggia: non so perché, ma ero convinta che in Libano e Siria la pioggia non ci fosse.

Qui si accettano suggerimenti

Religione: le antiche convivenze ci mostrano quanto sia difficile ma stupendo vivere accanto a persone diverse, per fedi, costumi e valori.
e quindi minareti e campanili a bucare lo stesso cielo, fornendo una sorta di mistica skyline.

Semafori: doveroso, visto che nell'altro post ho parlato di sesso. quando ci sono vengono religiosamente rispettati. Peccato che su una strada a doppio senso di solito il semaforo ci sia da una parte sola...

Taxi: I taxi sono comodissimi date che spesso mancano alternative. molto diffusi i taxi collettivi, dove si viaggia insieme ad altre persone. la sensazione, sicuramente sbagliata, è che l'occidentale di turno paghi il viaggio a tutti. l'aspetto cromaticamente gradevole è che in siria i taxi sono tutti gialli, e sono tantissimi, molto più delle vetture private. quindi osservando una strada dall'alto si vedono spesso fiumi di automobiline gialle.

Uomini e donne
: passare il confine tra siria e libano è come fare un viaggio nel tempo. mentre in libano c'è mescolanza e contatto, almeno a prima vista in siria i rapporti sembrano più rigidi. almeno dopo aver visto una comitiva di soli uomini ballare tra loro scimmiottando movenze femminili.

Vegetariani: a parte i piatti caldi, che sono pollo o altri animali, abbondano cibi e varietà multicolori per vegetariani e vegani. dall'immancabile hummus, alle melanzane fatte in ogni modo, ai legumi, anche abbinati a salsine acide e formaggiose. insomma, freddo a parte da leccarsi i baffi!

Zuppe: meravigliosa vellutata di lenticchie, perfetta per salutare l'anno nuovo e augurarmi prosperità e ricchezza