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mercoledì 15 giugno 2011

 

 quando ho visto la mostra di Michael Comte mi sono accorta che pur non avendo una conoscenza instintiva del suo nome e delle sue opere, in realtà avevo perfettamente presente il suo lavoro, che negli anni 90 capeggiava da ogni rivista, proponendoci ideali di bellezza artefatta e foograficamente perfetta, che hanno colonizzato il nostro immaginario in modo per ora indelebile.
Questo naturalmente non significa che l'opera di Comte sia deprecabile, tutt'altro. Solamente mi sono stupita di come le sue dive di plastica abbiano intaccato la nostra percezione della bellezza, elevando artificiale e l'innaturale a unico canone estetico possibile.

adesso servirebbe un nuovo Micheal Comte, un fotografo tanto visionario come il suo predecessore da coniare una nuova estetica per il 21° secolo, facendola finalmente finita con la falsità estetica spacciata per unica verità.



le foto, che sono formalmente perfette e godibili, sono in mostra in Triennale, a milano, fino al 3 luglio

sabato 29 gennaio 2011

Ma...cef!


il vostro asino preferito ieri è andato a istruirsi al Macef (e a fare qualche foto che forse servirà a Millionaire), e ha visto un sacco di cosine interessanti.
La cosa che più mi ha colpito è stata la spensieratezza degli oggetti proposti, colorati tondeggianti e plasticosi, che strizzano l'occhio al nostro fanciullo interiore, che ci fanno scordare che il cielo è grigio, che le bollette esistono ancora e che a volte andiamo in bianco.
con tutto questo fluo la cosa peggiore che ci può accadere è un trip psichedelico, e allora benvenuto white rabbit!


lunedì 10 gennaio 2011

dalla a alla z - arabian nights

Aleppo: crocevia lungo la via della seta, aleppo ha sempre attratto visitatori da ogni dove. e anche adesso non manca di attrarre turisti, molto italiani, che desiderano emulare cleopatra lavandosi con il famoso sapone.

Bashar al Asad: è il nome del presidente siriano. il suo volto capeggia ovunque, dagli edifici pubblici ai negozi. sembra una specie di dio, severo e funky.
a volte è ritratto come un imperturbabile capo militare, altre come una rock star, con il volto che si perde in uno sfondo stellato. ma la versione migliore sono le vetrofanie a silhouette nera che si vedono sui finestrini dei taxi

Cedro: è il simbolo del libano sin dall'antichità. ora esiste una localita, chiamata the cedars, dove si scia, oltre che a un'area protetta dove sopravvivono i pochi cedri secolari rimasti.

Denaro: ovvero lira e pound. rispettivamente libanese e siriano. mentre il costo della vita in siria consente di viaggiare con un certo agio, il discorso per quanto riguarda la zona costiera del libano è parecchi diverso, visto che è una zona molto cara.

Elefanti ahime' sempre assenti

Fattoush: l'insalata migliore al mondo senza dubbio. lattughino, una spruzzata di prezzemolo, tanti pomodori, un pizzico di cipolla, cetrioli e olive nere. e per completare pane fritto a guarnire questo piccolo capolavoro. lonely planet parla anche di una variante siriana, mai vista, con melanzane e chicchi di melograno. se la incontrate fatemelo sapere.

Golan: è la zona della siria occupata da israele dopo la guerra dei sei giorni. questo ovviamente ha portato un po' di malumore verso il piccolo ma ingombrante vicino, e difatti l'ingresso nel paese (e lo stesso vale per il libano) è permesso solo se sul passaporto non ci sono tracce di passaggi in israele.

Hashish: si narra di piantagioni di canapa nelle valli della Bekaa, ma non è stato avvistato nulla.
nhonostante gli stupidi giochi di parole tra shisha e fattoush.

Internet: assente, almeno in pubblico.

Lingua: decisamente arabo. in libano però parlano anche francese.

Melograno: insieme alla lenticchia è per eccellenza cibo propiziatorio. e le enormi spremute che si trovano nei souk siriani, se non portano soldi, sicuramente mettono di buon umore

Narghilé: o meglio shisha. la pipa ad acqua profumata e fresca che si può fumare per ore illudendosi che non faccia male (e invece fa molto male!). perfetto digestivo dopo una cena troppo speziata, o merenda in un pomeriggio di pioggia

Ora: dato che non mi veniva in mente nulla con la O ho consultato lonely planet, che mi ha ricordato il fuso orario di un'ora in avanti rispetto all'italia.

Pioggia: non so perché, ma ero convinta che in Libano e Siria la pioggia non ci fosse.

Qui si accettano suggerimenti

Religione: le antiche convivenze ci mostrano quanto sia difficile ma stupendo vivere accanto a persone diverse, per fedi, costumi e valori.
e quindi minareti e campanili a bucare lo stesso cielo, fornendo una sorta di mistica skyline.

Semafori: doveroso, visto che nell'altro post ho parlato di sesso. quando ci sono vengono religiosamente rispettati. Peccato che su una strada a doppio senso di solito il semaforo ci sia da una parte sola...

Taxi: I taxi sono comodissimi date che spesso mancano alternative. molto diffusi i taxi collettivi, dove si viaggia insieme ad altre persone. la sensazione, sicuramente sbagliata, è che l'occidentale di turno paghi il viaggio a tutti. l'aspetto cromaticamente gradevole è che in siria i taxi sono tutti gialli, e sono tantissimi, molto più delle vetture private. quindi osservando una strada dall'alto si vedono spesso fiumi di automobiline gialle.

Uomini e donne
: passare il confine tra siria e libano è come fare un viaggio nel tempo. mentre in libano c'è mescolanza e contatto, almeno a prima vista in siria i rapporti sembrano più rigidi. almeno dopo aver visto una comitiva di soli uomini ballare tra loro scimmiottando movenze femminili.

Vegetariani: a parte i piatti caldi, che sono pollo o altri animali, abbondano cibi e varietà multicolori per vegetariani e vegani. dall'immancabile hummus, alle melanzane fatte in ogni modo, ai legumi, anche abbinati a salsine acide e formaggiose. insomma, freddo a parte da leccarsi i baffi!

Zuppe: meravigliosa vellutata di lenticchie, perfetta per salutare l'anno nuovo e augurarmi prosperità e ricchezza

venerdì 24 dicembre 2010

il bue e l'asinello

Ebbene sì, anche nel primissimo natale La bellezza dell'asino è stato testimone dell'evento insieme all'"occhio di bue".
Buone feste a tutti!

lunedì 20 dicembre 2010

l'elfo precario

sicuramente pensando alla fabbrica di Babbo Natale, ci viene in mente un omone vestito di rosso che sfrutta i poveri elfi, probabilmente pagati in nero e senza copertura per malattia e infortuni.
ma giovedì Babbo Natale è stato dalla parte dei sottoposti, o almeno dei bambini che scrivono letterine chiedendogli un lavoro sicuro, e ben retribuito.
quindi Babbo Natale, inforcata la slitta si è fatto un bel viaggietto da Rovaniemi alla sede dell'Aie, l'associazione italiana editori, per portare in dono un sacchetto di carbone da parte dei redattori precari, che da anni chiedono di far luce sui soprusi che quotidianamente avvengono nelle case editrici.
quindi ringrazio tantissimo Babbo Natale per il regalo (anche se sto ancora aspettando il castello fatato di Barbie che ho chiesto nel 1986!), e spero che applichi migliori contratti anche ai suoi elfi!

Ecco a voi le foto della sortita! e mi raccomando, fate i bravi



martedì 14 dicembre 2010

La bellezza del somaro

Quando il titolo del film ha iniziato a girare, ammetto ero un po' risentita.
è vero che la lavorazione è iniziata prima della nascita del blog, però in ogni caso mi veniva la sindrome da "l'ho fatto prima io!".
Oggi però guardando le statistiche del blog ho scoperto che un sacco di persone sono incappate in queste pagine cercando il film.
quindi ringrazio Castellitto per la bella pubblicità indiretta, e Sergio, non preoccuparti, uno spazietto per te sulla bellezza dell'asino lo troviamo sempre!

Le foto le ho trovate su google senza crediti... se fossero di qualcuno di voi segnalatemelo!

come Ratatouille



"Chiunque può cucinare" ripeteva il topino Remì, protagonista del film Ratatouille firmato Pixar.
Ed eccoci qui, anche l'asino va a scuola di cucina, anzi, più precisamente di pasticceria.
Ed visto che mi piace più lo scintillio dei metalli delle foto dei dolci, una piccola carrellata di utensili da pasticcere



mercoledì 13 ottobre 2010

Giunti tubi palanche ska


anima ciclista milanese, mani sporche di grasso e bellissimi pezzi di metallo da fotografare.
benvenuti alla ciclofficina di vicolo de Castilla, dove potete pimparvi la vostra bici!

sabato 9 ottobre 2010

Se milano è la mia ostrica io sono il pesce

ovvero esperimenti con il fisheye e diana
la giornata era magnifica e io di buon umore, e le foto sono venute bene!


giovedì 30 settembre 2010

Matte-o Araki Sama

Finalmente Nobuyoshi Araki sarà nuovamente vicino a noi.
Infatti il 23 ottobre inaugura a Lugano - no, non in Italia, non scherziamo - Araki, Love and Death, una corposa retrospettiva che percorre il lavoro dell'artista, riproponendo scatti celebri, come quelli di Sentimental Journey o Winter Journey, dedicati alla morte della moglie, affiancati a novità presentate in anteprima a Lugano.
E' venuto il tempo di un fine settimana svizzero!

mercoledì 15 settembre 2010

esercizi di stile

Come ho visto questa foto, che troverete su Millionaire di Ottobre, mi sono venute in mente alcune idee...
©Corbis (almeno per la base...)