Come in ogni buon evento milanese il vino leggero e frizzantino scorreva copioso, altrimenti, come ha commentato l'amico con me, le persone non sarebbero arrivarte oltre la terza sala. E come al Macef mi ha colpito la leggerezza e la giocosità delle opere, i fumetti riprodotti su ogni superficie, la fotografia rielaborata, i giganti pouf bigné, come un continuo rimando all'infanzia, che anche se perduta per sempre, con qualche migliaia di euro possiamo acquistare riportarci a casa.

