sicuramente pensando alla fabbrica di Babbo Natale, ci viene in mente un omone vestito di rosso che sfrutta i poveri elfi, probabilmente pagati in nero e senza copertura per malattia e infortuni.
ma giovedì Babbo Natale è stato dalla parte dei sottoposti, o almeno dei bambini che scrivono letterine chiedendogli un lavoro sicuro, e ben retribuito.
quindi Babbo Natale, inforcata la slitta si è fatto un bel viaggietto da Rovaniemi alla sede dell'Aie, l'associazione italiana editori, per portare in dono un sacchetto di carbone da parte dei redattori precari, che da anni chiedono di far luce sui soprusi che quotidianamente avvengono nelle case editrici.
quindi ringrazio tantissimo Babbo Natale per il regalo (anche se sto ancora aspettando il castello fatato di Barbie che ho chiesto nel 1986!), e spero che applichi migliori contratti anche ai suoi elfi!
Ecco a voi le foto della sortita! e mi raccomando, fate i bravi
lunedì 20 dicembre 2010
l'elfo precario
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