Fine anno, tempo di bilanci e buoni propositi.
I propositi li tengo per me, e invece vediamo a mio insindacabile e personalissimo giudizio, quali sono stati i top 12 del cinema del 2010.
L'ordinamento dipende esclusivamente dal mese di uscita in sala.
1 L'uomo che verrà - G.Diritti
2 An education - L.Sherfig
3 Il profeta - J.Audiard
4 Perdona e dimentica - T.Solondz.
In realtà ad aprile, stranamente, è uscito un film interessante ogni settimana e quindi, nell'ordine: Departures, Cella 211, Agora, Cosa voglio di più.
5 Draquila - S.Guzzanti
6 Il segreto dei suoi occhi - J.Campanella
7 Toy Story 3 - L.Unkrich
8 ah,ah ah! tutti al mare, ci rivediamo a settembre
9 Somewhere - S.Coppola
10 ex aequo: La pecora nera di Celestini e L'illusionista di Chomet
11 The social network - D.Fincher
12 L'esplosivo piano di Bazil - J.Jeunet
That's All Folks!!
sabato 25 dicembre 2010
...and the winners are...
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venerdì 24 dicembre 2010
il bue e l'asinello
Ebbene sì, anche nel primissimo natale La bellezza dell'asino è stato testimone dell'evento insieme all'"occhio di bue".
Buone feste a tutti!
Buone feste a tutti!
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lunedì 20 dicembre 2010
l'elfo precario
sicuramente pensando alla fabbrica di Babbo Natale, ci viene in mente un omone vestito di rosso che sfrutta i poveri elfi, probabilmente pagati in nero e senza copertura per malattia e infortuni.
ma giovedì Babbo Natale è stato dalla parte dei sottoposti, o almeno dei bambini che scrivono letterine chiedendogli un lavoro sicuro, e ben retribuito.
quindi Babbo Natale, inforcata la slitta si è fatto un bel viaggietto da Rovaniemi alla sede dell'Aie, l'associazione italiana editori, per portare in dono un sacchetto di carbone da parte dei redattori precari, che da anni chiedono di far luce sui soprusi che quotidianamente avvengono nelle case editrici.
quindi ringrazio tantissimo Babbo Natale per il regalo (anche se sto ancora aspettando il castello fatato di Barbie che ho chiesto nel 1986!), e spero che applichi migliori contratti anche ai suoi elfi!
Ecco a voi le foto della sortita! e mi raccomando, fate i bravi
ma giovedì Babbo Natale è stato dalla parte dei sottoposti, o almeno dei bambini che scrivono letterine chiedendogli un lavoro sicuro, e ben retribuito.
quindi Babbo Natale, inforcata la slitta si è fatto un bel viaggietto da Rovaniemi alla sede dell'Aie, l'associazione italiana editori, per portare in dono un sacchetto di carbone da parte dei redattori precari, che da anni chiedono di far luce sui soprusi che quotidianamente avvengono nelle case editrici.
quindi ringrazio tantissimo Babbo Natale per il regalo (anche se sto ancora aspettando il castello fatato di Barbie che ho chiesto nel 1986!), e spero che applichi migliori contratti anche ai suoi elfi!
Ecco a voi le foto della sortita! e mi raccomando, fate i bravi
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martedì 14 dicembre 2010
La bellezza del somaro
Quando il titolo del film ha iniziato a girare, ammetto ero un po' risentita.
è vero che la lavorazione è iniziata prima della nascita del blog, però in ogni caso mi veniva la sindrome da "l'ho fatto prima io!".
Oggi però guardando le statistiche del blog ho scoperto che un sacco di persone sono incappate in queste pagine cercando il film.
quindi ringrazio Castellitto per la bella pubblicità indiretta, e Sergio, non preoccuparti, uno spazietto per te sulla bellezza dell'asino lo troviamo sempre!
Le foto le ho trovate su google senza crediti... se fossero di qualcuno di voi segnalatemelo!
è vero che la lavorazione è iniziata prima della nascita del blog, però in ogni caso mi veniva la sindrome da "l'ho fatto prima io!".
Oggi però guardando le statistiche del blog ho scoperto che un sacco di persone sono incappate in queste pagine cercando il film.
quindi ringrazio Castellitto per la bella pubblicità indiretta, e Sergio, non preoccuparti, uno spazietto per te sulla bellezza dell'asino lo troviamo sempre!
Le foto le ho trovate su google senza crediti... se fossero di qualcuno di voi segnalatemelo!
come Ratatouille
"Chiunque può cucinare" ripeteva il topino Remì, protagonista del film Ratatouille firmato Pixar.
Ed eccoci qui, anche l'asino va a scuola di cucina, anzi, più precisamente di pasticceria.
Ed visto che mi piace più lo scintillio dei metalli delle foto dei dolci, una piccola carrellata di utensili da pasticcere
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lunedì 13 dicembre 2010
jingle cookies
Natale è tempo di biscotti.
E oggi questo post sarà più sul personale del solito, visto che sto sfornando cosettini dolci senza sosta. e il divertimento si combina all'idea piacevole di non comprare biscotti industriali, yummy!
Visto che un'esperienza tanto intensa va condivisa, e dato che molti di voi me lo chiedono,
vi passo le ricette che ho usato finora.
in fondo non sono originali creazioni asinine, ah ah.
evito di postare mie foto, vi lascio quelle dei blog seri.
http://lacucinadicalycanthus.net/?p=582
http://www.cavolettodibruxelles.it/2008/07/biscotti-cocco-avena
http://www.cavolettodibruxelles.it/2008/01/chocolate-crinkle-cookies
http://www.cavolettodibruxelles.it/2006/11/comme-une-madeleine
http://www.cavolettodibruxelles.it/2005/11/cantuccini
http://www.cavolettodibruxelles.it/2007/12/pepparkakor
per oggi ci fermiamo perché non vi svelerò ciò che vedo nella mia sfera di biscotto...
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venerdì 26 novembre 2010
9 ore e 7 nani
lo so, c'è voluto più di un mese per scrivere il post sulla mostra di Cattelan, ma i commenti dei curatori mi hanno lasciata talmente senza parole da non avere la forza di accedere al blog.
naturalmente ognuno è libero di pensare ciò che vuole sull'arte, ma descrivere una scultura raffigurante l'ex papa colpito da un meteorite con una pippa da baciapile che si può riassumere in " il meteorite colpisce il papa come fossero i peccati del mondo", sinceramente mi sembra un po' tirata x la tiara. non so se questa critica che cerca di depotenziare l'ironia di Cattelan (la scultura è del 1999, un anno prima del giubileo) verso il potere papale è il contrappasso perché milano assaggi le opere dell'artista, però sinceramente credo che l'intelligenza dei visitatori non meriti simili note.
mercoledì 13 ottobre 2010
Giunti tubi palanche ska
anima ciclista milanese, mani sporche di grasso e bellissimi pezzi di metallo da fotografare.
benvenuti alla ciclofficina di vicolo de Castilla, dove potete pimparvi la vostra bici!
sabato 9 ottobre 2010
Se milano è la mia ostrica io sono il pesce
ovvero esperimenti con il fisheye e diana
la giornata era magnifica e io di buon umore, e le foto sono venute bene!
la giornata era magnifica e io di buon umore, e le foto sono venute bene!
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giovedì 30 settembre 2010
Matte-o Araki Sama
Finalmente Nobuyoshi Araki sarà nuovamente vicino a noi.
Infatti il 23 ottobre inaugura a Lugano - no, non in Italia, non scherziamo - Araki, Love and Death, una corposa retrospettiva che percorre il lavoro dell'artista, riproponendo scatti celebri, come quelli di Sentimental Journey o Winter Journey, dedicati alla morte della moglie, affiancati a novità presentate in anteprima a Lugano.
E' venuto il tempo di un fine settimana svizzero!
Infatti il 23 ottobre inaugura a Lugano - no, non in Italia, non scherziamo - Araki, Love and Death, una corposa retrospettiva che percorre il lavoro dell'artista, riproponendo scatti celebri, come quelli di Sentimental Journey o Winter Journey, dedicati alla morte della moglie, affiancati a novità presentate in anteprima a Lugano.
E' venuto il tempo di un fine settimana svizzero!
mercoledì 15 settembre 2010
esercizi di stile
Come ho visto questa foto, che troverete su Millionaire di Ottobre, mi sono venute in mente alcune idee...
©Corbis (almeno per la base...)
©Corbis (almeno per la base...)
mercoledì 25 agosto 2010
l'ultimo colpo di shonen batto
è morto ieri Satoshi Kon, regista di capolavori come Millennium Actress e Tokyo Godfather, e della serie Paranoia Agent. non voglio essere presuntuosa, ma se volete saperne di più vi rimando a questo articolo scritto alcuni anni fa.
e alla bellissima sigla di Paranoia Agent, musicata da Susumu Hirasawa.
adesso le parole mancano...
e alla bellissima sigla di Paranoia Agent, musicata da Susumu Hirasawa.
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lunedì 16 agosto 2010
dalla A alla Z
Abbigliamento: quest'anno la moda sono gli ombrelli, proprio nel senso etimologico del termine, ovvero oggetti per farsi ombra. era il must have di tokyo e anche in corea le donne ne sono armate, forse per avere un po' di spazio personale, visto che di sole neanche l'ombra.
Bambini: la differerenza tra i bambini giapponesi e quelli coreani e' che i primi sono bambini ma carini, i secondi sono carini ma bambini
Cibo: e qui dovrei fare un post a parte. non mi stanchero' mai di ripetere che i giapponesi mangiano il sushi raramente, e di solito pranzano con grosse ciotole con riso, carne e pesce e verdure, oppure con stufati o con noodles. la cucina coreana non l'ho esplorata molto bene, ma e' piccante e carnivora di sicuro. anche qui moltissimi cibi in brodo, la base e' la soia a differenza del tonno del giappone.e poi i piatti principali sono accompagnati da ciotolette di verdure bollite o sottaceto, e dall'immancabile kimchi.
Denaro: ovvero yen e won. la mastercard completamente inutile e' stata il mio fardello quotidiano. i bancomat, spesso in giappone e ancor di piu' in corea non sono abilitati al circuito maestro/cirrus, e trovare banche dove prelevare fuori dalle capitali puo' rivelarsi un'epopea.
Elefanti ahime' assenti
Frutta: soprattutto pesche e melone. piu' cara di qualunque altro cibo qui in commercio, e decisamente molto piu' che da noi.
Granita: ghiaccio tritato finemente e una pallotta di gelato sopra. in giappone poi frutta sciroppata e zucchero liquido, oppure sciroppi colorati. in corea fagioli rossi e mochi.
Internet: a differenza del giappone, dove e' soprattutto sui telefonini, in corea internet e' ovunque. nelle aree di servizio, in metro e nelle comodissime internet bang, ovvero postazioni internet a noleggio.
Lingue straniere: nessuna. nonostante le affermazioni dell'ingegnere coreano con cui ho chiacchierato sul fukuoka -busan che sosteneva essere parlato dalla maggior parte dei suoi connazionali.
Motel: funzionano un po' per dormire un po' come alberghi a ore. sono anonimi ed economici, puliti e attrezzati. la camera ha un grande specchio, shampi vari, pettini e lozioni, oltre a grandi televisori, frigo con dell'acqua e a volte internet.
Nord Corea: "con un vicino ostile la corea e' virtualmente un'isola" cito Lonely Planet. i nordcoreani esistono ma non ci sono, e' un entita' non percepita, almeno turisticamente parlando. tranne che nella DMZ, ovvero la zona di confine. l'acronimo sta x zona demilitarizzata ma ovviamente e' un ossimoro dal momento che e' il confine con la piu' alta concentrazione di militari al mondo. dal sud, e da civili, della nord corea si vede solamente il villaggio di Kijŏngdong, disabitato, e la grande bandiera appesa.
Occidentali: a parte seoul dove ne vivono molti io ne ho incontrati una decina in tutto. si ha la sensazione di essere pionieri in un paese incontaminato dal turismo globale.
Pioggia: qui quando piove lo fa seriamente
Qui si accettano suggerimenti
Religione: per i miei gusti i coreani sono troppo cattolici, ci sono chiese ovunque, ti parlano di gesu' come se fosse il loro vicino di casa indagando sulla fede altrui. inoltre ci sono fanatici che trascinano in giro cartelli e altoparlanti preannunciando l'inferno a chi non si converte al piu' presto. l'altra principale religione e' il buddismo, qui praticato anche nella versione zen, e tao in giappone. I monaci e le monache vivono i comunione nei monasteri, vestono in grigio, hanno i capelli rasati e praticano una dieta vegetariana.
In giappone la religione predominante e' lo shintoismo, ma affiancata anche dal buddismo che predomina per alcune pratiche o fasi della vita, come i funerali. il bello del politeismo!
Sesso: e qui la dissertazione si fa pura astrazione, ma l'alternativa con la S erano i semafori. In Giappone abbonda gioiosa oggettistica e negozi a tema, qui a parte qualche locale di strip non ho visto neppure i profilattici...
Trasporti: chiunque milanese pagherebbe per la capilarita' della metropolinana di Tokyo o Seoul. pulita, puntuale comoda. Gli autobus, soprattutto coreani, ma anche il giappone ha le sue, sono frustranti. il minimo e' prendere l'autobus giusto nella direzione sbagliata.
Uomini: e non poteva mancare la valutazione bieca e sessista! i coreani sono troppo grossi per i miei gusti. sembrano essere tutte braccia, e per essere asiatici hanno troppo naso. quindi purtroppo bocciati. i giapponesi sono sempre bellini, ma quelli davvero carini ormai sono troppo giovani.
Vegetariani: in giappone tuttora non capiscono il concetto. se non mangi carne e pesce allora mangi pollo.
in corea, ovunque eccetto seoul, ti guardano come se stessi architettando una burla mal riuscita. scettici.
a seoul in compenso ho trovato un paio di ristoranti vegetariani, e questo e' bello.
Zaino: meglio lavare 10 volte e portare pochi vestiti.
Bambini: la differerenza tra i bambini giapponesi e quelli coreani e' che i primi sono bambini ma carini, i secondi sono carini ma bambini
Cibo: e qui dovrei fare un post a parte. non mi stanchero' mai di ripetere che i giapponesi mangiano il sushi raramente, e di solito pranzano con grosse ciotole con riso, carne e pesce e verdure, oppure con stufati o con noodles. la cucina coreana non l'ho esplorata molto bene, ma e' piccante e carnivora di sicuro. anche qui moltissimi cibi in brodo, la base e' la soia a differenza del tonno del giappone.e poi i piatti principali sono accompagnati da ciotolette di verdure bollite o sottaceto, e dall'immancabile kimchi.
Denaro: ovvero yen e won. la mastercard completamente inutile e' stata il mio fardello quotidiano. i bancomat, spesso in giappone e ancor di piu' in corea non sono abilitati al circuito maestro/cirrus, e trovare banche dove prelevare fuori dalle capitali puo' rivelarsi un'epopea.
Elefanti ahime' assenti
Frutta: soprattutto pesche e melone. piu' cara di qualunque altro cibo qui in commercio, e decisamente molto piu' che da noi.
Granita: ghiaccio tritato finemente e una pallotta di gelato sopra. in giappone poi frutta sciroppata e zucchero liquido, oppure sciroppi colorati. in corea fagioli rossi e mochi.
Internet: a differenza del giappone, dove e' soprattutto sui telefonini, in corea internet e' ovunque. nelle aree di servizio, in metro e nelle comodissime internet bang, ovvero postazioni internet a noleggio.
Lingue straniere: nessuna. nonostante le affermazioni dell'ingegnere coreano con cui ho chiacchierato sul fukuoka -busan che sosteneva essere parlato dalla maggior parte dei suoi connazionali.
Motel: funzionano un po' per dormire un po' come alberghi a ore. sono anonimi ed economici, puliti e attrezzati. la camera ha un grande specchio, shampi vari, pettini e lozioni, oltre a grandi televisori, frigo con dell'acqua e a volte internet.
Nord Corea: "con un vicino ostile la corea e' virtualmente un'isola" cito Lonely Planet. i nordcoreani esistono ma non ci sono, e' un entita' non percepita, almeno turisticamente parlando. tranne che nella DMZ, ovvero la zona di confine. l'acronimo sta x zona demilitarizzata ma ovviamente e' un ossimoro dal momento che e' il confine con la piu' alta concentrazione di militari al mondo. dal sud, e da civili, della nord corea si vede solamente il villaggio di Kijŏngdong, disabitato, e la grande bandiera appesa.
Occidentali: a parte seoul dove ne vivono molti io ne ho incontrati una decina in tutto. si ha la sensazione di essere pionieri in un paese incontaminato dal turismo globale.
Pioggia: qui quando piove lo fa seriamente
Qui si accettano suggerimenti
Religione: per i miei gusti i coreani sono troppo cattolici, ci sono chiese ovunque, ti parlano di gesu' come se fosse il loro vicino di casa indagando sulla fede altrui. inoltre ci sono fanatici che trascinano in giro cartelli e altoparlanti preannunciando l'inferno a chi non si converte al piu' presto. l'altra principale religione e' il buddismo, qui praticato anche nella versione zen, e tao in giappone. I monaci e le monache vivono i comunione nei monasteri, vestono in grigio, hanno i capelli rasati e praticano una dieta vegetariana.
In giappone la religione predominante e' lo shintoismo, ma affiancata anche dal buddismo che predomina per alcune pratiche o fasi della vita, come i funerali. il bello del politeismo!
Sesso: e qui la dissertazione si fa pura astrazione, ma l'alternativa con la S erano i semafori. In Giappone abbonda gioiosa oggettistica e negozi a tema, qui a parte qualche locale di strip non ho visto neppure i profilattici...
Trasporti: chiunque milanese pagherebbe per la capilarita' della metropolinana di Tokyo o Seoul. pulita, puntuale comoda. Gli autobus, soprattutto coreani, ma anche il giappone ha le sue, sono frustranti. il minimo e' prendere l'autobus giusto nella direzione sbagliata.
Uomini: e non poteva mancare la valutazione bieca e sessista! i coreani sono troppo grossi per i miei gusti. sembrano essere tutte braccia, e per essere asiatici hanno troppo naso. quindi purtroppo bocciati. i giapponesi sono sempre bellini, ma quelli davvero carini ormai sono troppo giovani.
Vegetariani: in giappone tuttora non capiscono il concetto. se non mangi carne e pesce allora mangi pollo.
in corea, ovunque eccetto seoul, ti guardano come se stessi architettando una burla mal riuscita. scettici.
a seoul in compenso ho trovato un paio di ristoranti vegetariani, e questo e' bello.
Zaino: meglio lavare 10 volte e portare pochi vestiti.
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